CECILIA MANGINI, MADRINA DEL SARDINIA FILM FESTIVAL
di Salvatore Taras
da “I DIARI DI CINECLUB, n.62, giugno 2018 (puoi scaricare gratuitamente l’ultimo numero della rivista cliccando QUI)
Il Sardinia Film Festival vola oltremare per approdare a Roma. Il 9 giugno, due location importanti della cultura capitolina ospiteranno la presentazione del programma di questa ricchissima XIII edizione. Il primo appuntamento è previsto nella Biblioteca del Cinema Umberto Barbaro fondata da Mino Argentieri, un evento in collaborazione con la Biblioteca Villino Corsini – Villa Pamphilj, dove, alle 10.30, assieme al corposo calendario della kermesse sarà presentata la Mediateca internazionale del cortometraggio del Cineclub Sassari, frutto del lavoro svolto in questi tredici anni di festival. Nel corso dell’incontro sarà proiettata un’accurata selezione di cortometraggi. Saranno presenti Anna Calvelli Argentieri, presidente della Biblioteca Barbaro e Marco Asunis presidente della FICC. In serata le attività si trasferiscono nella sede del Gremio dei sardi, in via Aldrovandi, dove alle 19.30, la presentazione si svolgerà al cospetto di un pubblico e di ospiti d’eccezione. Ad inaugurare il festival, il 28 giugno a Villanova Monteleone, sarà una figura straordinaria della cinematografia nazionale, la madrina Cecilia Mangini, oggi novantunenne, prima documentarista donna nell’Italia del dopoguerra e voce libera del cinema.
Dopo Villanova, a fare da palcoscenico agli appuntamenti della rassegna internazionale saranno Alghero (1-4 luglio), Bosa (5-7 luglio), Stintino (8-9 luglio) e Sassari (10-13 luglio). In questo elenco, altra grande novità sarà la consequenzialità di tutti gli appuntamenti per ben quindici giorni di fila. Uno sforzo notevole che vuol rappresentare in qualche modo un contributo allo sviluppo dell’ambito turistico ed economico, oltreché intrinsecamente culturale, per il territorio. Sarà un segnale per fare conoscere in tutto il mondo del cinema queste bellissime località. Il tour si muoverà tra le mete turistiche più ambite e apprezzate della costa nord occidentale dell’isola, che hanno in comune spiagge incantevoli, un mare favoloso, territori incontaminati ricchi di flora e fauna selvatica e un centro storico ricco di fascino. Il premio è suddiviso in due sezioni. La prima è quella Nazionale, e comprende Fiction, Documentary, Animation, Experimental, Videoart, Scuola (sotto 18 anni), Scuola (sopra 18 anni), Ritorno alla terra, Vetrina Italia e Vetrina Sardegna. La seconda è quella Internazionale, nella quale sono inserite Fiction, Documentary, Animation, Experimental, Videoart, School (under 18), School (over 18) e Back to the Land. Sono invece quattro le giurie, altamente qualificate, con nomi internazionali come Philipp Stadelmaier (Austria), Malishev Vladimir (Federazione Russa), Angelique Muller (Malta) e gli italiani Mauro Carraro, Elisabetta Pandimiglio, Maurizio del Bufalo, Alessandra Pescetta, Alberto Castellano ed Eugenia Gaglianone.
Ci saranno anche due giurie di detenuti del carcere di Bancali, una formata da donne e l’altra da uomini, con un’attenzione anche alla parità di genere, coordinate dal Garante Mario Dossoni. Diari di Cineclub assegnerà un proprio premio. Intanto un importante riconoscimento è arrivato da parte dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana, con la concessione del patrocinio. È molto atteso il focus sulla cinematografia russa, che porterà in Sardegna Artur Aristakisyan, autore dei film cult Palms e Un Posto sulla Terra, (distribuiti in dvd in Italia da Raro Video), docente alla prestigiosa Moskow School of New Cinema. Artur Aristakisyan eccentrico regista russo moldavo incontrerà il pubblico di Alghero intrattenendolo con un tema ricorrente all’autore: “Di cosa si occupano i morti” ossia le caratteristiche visionare dei suoi film. Per l’occasione sarà tradotto da Antonio Vladimir Marino, traduttore dal russo dell’associazione napoletana Massimo Gorki, autore di cortometraggi (oltre che avvocato). Altro ospite d’onore sarà Naum Klejman, ex direttore del Museo del cinema di Mosca, conosciuto a livello internazionale come il massimo esperto del grande Ėjzenštejn di cui quest’anno ricorrono i 120 anni dalla nascita. Un nome importante. Basti pensare che nel 2014, quando fu costretto alle dimissioni per ragioni politiche, i più importanti registi al mondo hanno fatto una petizione affinché proseguisse nel suo incarico di direttore. Assieme agli artisti arriverà una delegazione di alto livello diplomatico e culturale. Sarà inoltre consegnato il premio alla carriera a un grandissimo regista russo di livello internazionale, che sarà annunciato nei prossimi giorni. Non mancheranno le masterclass, Roberto Perpignani, montatore di successo del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ne terrà una. Come abbiamo detto fin dall’inizio, l’attrattiva delle location che ospitano il Festival e l’interesse dimostrato dai turisti internazionali negli anni, hanno spinto gli organizzatori a fare un passo in avanti nei confronti del territorio, per rendere agevole l’arrivo e il soggiorno in Sardegna. In collaborazione con l’agenzia di Viaggio Entula, da quest’anno il Festival ha creato il pacchetto turistico Sardinia Film Festival 2018, che prevede diverse soluzioni di soggiorno nel periodo Festivaliero. Il pacchetto, dotato di una propria veste grafica, viene promosso on line ed in loco dall’agenzia e dal SFF. E proprio sul Cineturismo, il 9 luglio a Stintino si terrà un convegno, patrocinato dall’Anci Sardegna, dal titolo “Appuntamento con il cineturismo: Cinema e territorio, il cinema come industria sostenibile”. Sotto il coordinamento della giornalista Gabriella Gallozzi, interverranno il presidente regionale Anci, Emiliano Deiana e altri importanti relatori, tra cui Anna Olivucci della Film Commission Marche, l’assessore al Comune di Bari, Silvio Maselli, il produttore Fabrizio Saracinelli, il location manager Gennaro Aquino, Nevina Satta della Sardegna Film Commission e numerosi sindaci dell’isola. L’attenzione è sempre rivolta al cinema, in particolare al cinema indipendente e nondimeno alla valorizzazione dei giovani registi, in particolare con il premio S’illumina- Siae promosso dal Mibact, che è riservato agli under 35. Quest’anno si è voluto dare un passo avanti anche nell’ambito dell’accessibilità: il festival è partner del progetto patrocinato dal Mibact Cinemanchio che mira a rendere accessibile la visione dei film nella sala cinematografica grazie all’utilizzo di sottotitoli per persone non udenti, sistemi di adattamento ambientale ed interpreti LIS. Un’iniziativa che permetterà di ampliare ancor più il pubblico favorendo gli ingressi a persone cieche, ipovedenti e nello spettro autistico.
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Festival organizzato da Cineclub Sassari Via Bellini, 7 – 07100 Sassari www.sardiniafilmfestival.it
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