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COLOMBO HA AVUTO CULO

di Marina Garau Chessa

È di questi giorni la notizia che gli americani si oppongono in modo abbastanza rude alla celebrazione del Columbus’ Day, commemorazione della scoperta dell’America. I motivi sarebbero legati in parte alla storia in sé, e in parte al genocidio dei nativi commesso dai conquistatori in seguito. Posto che aspetto la loro autofustigazione per il genocidio dei Nativi Americani e che non sarei arrivata alla decapitazione delle statue di Colombo, per mere ragioni artistiche, io mi associo all’abolizione di questa festa.

Per anni ci hanno venduto l’immagine, scolpita anche sulle porte del Campidoglio di Washington, di Colombo che discute coi dotti Salamanca che non vogliono dargli i fondi per la spedizione perché considerano la terra piatta.

Colpa di Washington Irving, ma questa palla è durata molto a lungo e dura ancora oggi, almeno a giudicare dagli appunti di storia che si trovano in rete. La verità è che all’epoca si sapeva benissimo che la terra era rotonda, nessuno la discuteva più. Il problema, casomai, fu che Colombo presentò dei calcoli sbagliati: la distanza da lui ipotizzata era di quattro volte inferiore a quella reale.

I dotti di Salamanca, però, che avevano letto Eratostene (precisiamo anche che lo fece con un bastone ed un cammello e sbagliò di meno dell’ 1%) pensavano che la terra fosse molto più grande e che le terre emerse fossero state già scoperte. Cercarono di dirgli: “la distanza è molto più grande, morirete di sete prima di arrivarci, non è il caso di spendere soldi”. Ma Colombo aveva amici potenti e riuscì a partire, con un equipaggio che pregava in tutte le lingue che conosceva e che arrivò quasi all’ammutinamento.

La fortuna di Colombo, quella con la “C” maiuscola fu di andare a sbattere contro una terra sconosciuta. Prima le Bahamas, poi Cuba, Haiti. Al terzo viaggio capì di non essere arrivato nelle Indie, ma di aver scoperto una nuova terra.
Sulla questione genocidio, ci sarebbe da sottolineare che praticamente tutti i popoli partiti per le scoperte geografiche si sono arrogati il diritto di appropriarsi delle terre altrui, ma ci vorrebbe un’altra discussione.

Si può abolire, dunque una festa dedicata ad un uomo che ha avuto culo? Io voto a favore.
Una cosa che vale la pena ricordare, invece, è che Colombo è morto povero e triste, perché non ha mai realizzato il suo sogno di “buscar el Levante por el Poniente” e l’aver scoperto un nuovo continente non lo consolò mai.

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