LA LEGGE UNIVERSALE DEL BUON SENSO
di Gianni Carboni
Vengo in pace, come una sorella premurosa.
Vengo a dirvi che con me potreste aver ragione tutti.
Vi spingono ad andare in piazza per farsi difendere, difendersi da voi stessi, dal coraggio di chi vuol cambiare
Vi chiederete chi sono, chi pretendo di essere, da dove arrivo e chi mi credo.
Cos’è peggio fra chi non è presente e chi ascolta ma non sente?
Vorrei farvi sapere solo che esisto e che son qui.
E che nonostante tutto no, io non voglio ancora arrendermi.
Sono la legge universale del buon senso, approvata dalla storia all’unanimità, ignorata nel presente quasi da tutti.
Sono sola in questo istante.
Puoi fidarti di me.
Se vi osservo realizzo che non è poi così facile farsi capire.
Tuttavia basterebbe applicarmi senza pregiudizi, invidie o ideologie.
Vi sento urlare forte almeno quanto inutilmente.
Mi sforzo di trovare un criterio in questo caos così stupido.
Sono la legge universale del buon senso, approvata dalla storia all’unanimità, ignorata nel presente quasi da tutti.
Sono sola in questo istante.
Puoi fidarti di me.
Loro sguazzano nel digiuno di conoscenza diffusa dal nord fino al sud.
Io non trovo tracce di innocenza se vengo infranta, prova a pensarci su.
Non perdono occasione per brindare a chi non vuole ribellarsi.
Tu non farti fregare, prova solo ad ascoltarmi.
Sono la legge universale del buon senso, approvata dalla storia all’unanimità, ignorata nel presente quasi da tutti.
Sono sola in questo istante.
Puoi fidarti di me.
Sono la legge universale del buon senso, sento un vuoto abissale se mi ignori anche tu.
E non c’è nulla di irrisolto in questo mondo.
Chiedo solo il vostro ascolto, non vi chiedo di più.
(testo e musica di Gianni Carboni – brano incluso nell’album “In punta d’ardire”)
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