Paola PianaPersonaggi Intolleranti

VIA COL VENTO

di Paola Piana

Sono qui, spalmata sul mio solito divano a pensare al vuoto pneumatico! O meglio, io so esattamente cosa dovrei fare! Nell’ordine dovrei:

  1. -Pulire! Iniziando con il decespugliatore per estirpare le erbacce che sono cresciute in due mesi di totale ozio, all’interno della casa però, non fuori! Fuori la savana!
  2. -Lavare i vetri perché, se non fosse per Sky che mi spiega che tempo fa giorno per giorno, guardandoci attraverso penserei di stare in pianura padana!
  3. -Stirare! Ormai i panni da stirare hanno avuto il sopravvento su di me, mi inseguono ovunque, anche in bagno, ammucchiati sull’asse da stiro, che sposto attraverso le stanze, a seconda del fastidio che crea occupando inutile spazio!
  4. -Cucinare! Ma sono a dieta e col c…avolo che cucino per qualcun altro se non lo faccio neanche per me! C’è di buono che il mio povero figlio tredicenne, divorato da una fame costante, a furia di cercare qualcosa da mangiare o da cucinare, tra qualche mese sarà pronto a partecipare a “Junior Masterchef” o a “Dual Survival”! La differenza sarà data dal fatto che avrà imparato a cucinare da Dio o a sopravvivere mangiando vermi!
  5. -Dare una mano di pittura, forse anche due, alle pareti! Però un po’ mi dispiace eliminare tutti quei trompe l’oeil, tutte quelle nature più che morte ammuffite sparse per la casa!
  6. -Prepararmi per il ritorno a scuola! Cioè devo recuperare la cartella che ho buttato dietro la scrivania il nove giugno e pulirla, sarà come riesumare una reliquia vecchia di centinaia di anni! Svuotarla delle inutili cartacce di tutto un anno scolastico e iniziare a pensare alla programmazione scolastica del nuovo anno! Mi sento male solo all’idea! Il ritorno a scuola è sempre traumatico, per gli insegnanti non per i bambini! Mi mancheranno quelle belle mattine in cui si apre un occhio alle dieci e l’altro a mezzogiorno! Ma soprattutto mi mancherà il divano, caro compagno di tanti pomeriggi passati a pensare… pensar… pens…

Ok, non pensiamoci! Ormai sono le sette e mezza del pomeriggio, non mi sembra il caso di iniziare a fare qualcuna delle attività sopraelencate e poi, mi pare di intuire attraverso i vetri un bellissimo sole che si accinge a tramontare, aspè, controllo meglio aprendo la finestra! Sì, non me lo voglio proprio perdere, la mia amaca mi aspetta e, per il resto… domani è un altro giorno!

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