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IL PESO DELL’ESTATE

di Paola Piana

L’estate, il mare e le balene! Odio l’estate! La odio con tutte le mie forze! Ma non per il caldo, le zanzare o i turisti stronzi. Odio l’estate perché mi costringe a fare i conti con la mia silhouette… il peso, per capirci!

Fernando Botero – Nudo in spiaggia

Non che d’inverno non mi guardi allo specchio, capita meno però, spesso succede infatti che quando esco dalla doccia lo specchio sia completamente appannato e allora ne approfitto per vestirmi in tutta fretta e chi s’è visto s’è visto! D’estate no, lo specchio non si appanna, i maglioni non si usano e, soprattutto fa caldo! Il caldo vince su tutto! Ti devi spogliare! Allora indossi quei vestiti smanicati più larghi che lunghi che ti ha comprato tua madre in piazzetta… tanto lo metto in casa! E vorrei pure vedere! Già sei come sei, se poi ti vesti anche come tua nonna ma senza averne il fisico, allora dillo che sei masochista!

Anche perché a me piacciono quelle belle canotte che lasciano scoperte le braccia e mettono in evidenza il seno ma, non so su di voi, su di me fanno l’effetto contrario, mettono in evidenza le braccia, che non sono certo dei fuscelli, e lasciano scoperta la panza! Potrei camuffare un po’ le dimensioni del braccio con un bel tatuaggio però! Mi potrei far tatuare una bella civetta… con tutto l’albero e anche qualche cespuglio! Per la pancia però credo che ormai non funzioni più continuare a dire che sono incinta! L’estate poi è quel periodo dell’anno in cui alla gente piace impicciarsi dei fatti degli altri.

Fernando Botero – Donna sulla spiaggia

Mentre d’inverno, per via del freddo, le persone vanno di fretta e non frega niente a nessuno di come passerai il fine settimana, d’estate l’argomento più trattato dalle donne è: “Ma non sei ancora andata al mare?” o, in alternativa “Ma come fai? Con questo caldo! Io se non vado al mare muoio!” sfoggiando un’abbronzatura caraibica già il primo maggio! È lì che dai il meglio di te! Non tanto nell’inventare le balle più inverosimili per non dire che al mare non ci vai perché ti vergogni di stare tra la gente, che non sopporti gli sguardi a metà tra commiserazione e schifo! No, il meglio lo dai nel cercare di non staccarle un orecchio a morsi, anche perché magari stai andando avanti con una foglia di lattuga al giorno, che anche la tua tartaruga ti guarda con commiserazione, e quell’orecchio te lo rosicchieresti volentieri!

Gli uomini poi, quelli che ti dicono “Ma vai! Sei fissata! Ma chi ti guarda? Figurati se stanno a guardare te in spiaggia!” Appunto cretino! Non ti è mai passato per la testa che anche a noi diversamente magre faccia piacere essere guardate? Magari con un pizzico di ammirazione, se non per le nostre forme, per i capelli ? Per il sorriso? Per la voce? Per la simpatia? Se leggerai ciò che ho scritto, e l’avrai anche capito, caro maschio medio, ti prego, quando incontrerai una di noi balenottere spiaggiate, perdi trenta secondi del tuo tempo per accarezzarci con uno dei tuoi sguardi a metà tra il viscido e il languido che tanto ci fanno incazzare quando li notiamo ma ancora di più quando non ce li fate più! Grazie, ci risolverai la giornata!

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