INSEGNANTI E INTOLLERANZE
di paola piana
Ore 16,30, si arriva alla spicciolata con quell’aria tra il “Per fortuna è l’ultima iniezione! ” e il “Non capisco cosa ci faccio qui a quest’ora col caldo che c’è!”. È l’ultima riunione dell’anno… scolastico! Certo che siamo strani noi insegnanti! Se per caso dovesse capitarvi di vedere due persone che nel mese di settembre si augurano buon anno, non chiamate la neuro, non pensate al capodanno cinese, o a quello neozelandese che inizia sempre prima degli altri, sono solo due insegnanti che iniziano un nuovo anno scolastico!
E come se non bastasse, questi poveretti sono anche costretti a festeggiarne la fine il 30 giugno con l’ultimo Collegio, il tanto temuto ultimo Collegio docenti! Quello che “Tanto chi se ne frega, è l’ultimo!” Oppure “Oddio chissà se ho fatto tutto! Non è che mi richiameranno ad agosto perché non ho compilato qualcosa? ” Insomma questo è il clima di oggi e, per ogni clima che si rispetti c’è una fauna che si differenzia a seconda delle varie fasce climatiche!
Ci sono quegli animali che amano vivere sottoterra e lì si muovono con grande agilità, non tirano mai la testa fuori dalla tana in cui si nascondono ma hanno orecchie molto potenti e lingua lunghissima! Poi ci sono gli anfibi, quelli né carne né pesce! Quelli che vivono nella melma quasi sempre, ogni tanto escono allo scoperto prendono qualche boccata di aria pura, sputano fuori tutta l’anidride carbonica che hanno in corpo ma ritornano subito dopo sott’acqua.
Ci sono infine quelli che vivono allo scoperto: sono i più belli, ti affascinano con i loro colori, ti conquistano col loro incedere fiero! Sono quegli animali per i quali gli altri simili sono importanti, credono nella complicità e nell’aiuto reciproco finalizzati al buon funzionamento di tutto l’ecosistema! Questi animali purtroppo non sono ben visti dagli altri: loro rispettano le regole, non invadono gli spazi altrui, chiedono scusa se commettono un errore, sono animali in via di estinzione!
Questa fauna variegata era presente anche oggi all’ultimo Collegio Docenti! C’era il gruppo di colleghe che arrivava dritta dritta dal pranzo di fine anno, allegre, spensierate, ehm qualcuna più spensierata delle altre, forse a causa del vino bianco! C’era chi nascosta dietro la collega seduta davanti – come quando a scuola pensavamo che abbassandoci, l’insegnante non ci vedesse – si spinzettava le sopracciglia e al terzo punto all’ordine del giorno passava ai punti neri! Non oso pensare a cosa avrebbe fatto se i punti all’ordine del giorno fossero stati più di dieci!
C’era chi nel frattempo aveva rintracciato su Facebook gli amici in Canada e si stava organizzando per le vacanze! Chi rispondeva al marito disperato che, solo a casa, non trovava i calzini e neanche il cassetto dei calzini! C’era poi di tanto in tanto chi, nella noia più totale, pensando di far cosa gradita ai più, si improvvisava direttore di un’improbabile orchestra sinfo-telefonica che veniva subito messa a tacere schiacciando sotto i piedi il povero cellulare che aveva osato squillare!
In mezzo a tutta questa fauna l’animale più ammirato e più raro era uno: il mitico “pensiosauro”! Un essere preistorico, in via di estinzione, invidiatissimo dai colleghi e guardato come un oggetto da museo dai nuovi assunti! Al pensiosauro è permesso tutto all’ultimo Collegio, anche tenere un pippone di un quarto d’ora su quanto è stato bene a scuola e quanto gli dispiace lasciarla!
Su questo piccolo mondo così variegato ed eterogeneo aleggia come un dio super partes la figura del Dirigente, il vero direttore d’orchestra, “Colui che tutto move”, che ci guarda con severa commiserazione mista ad affetto, come si guarda il cucciolo di casa che ha appena fatto la pipì sul tappeto! Ma finalmente è finita! Sembra quasi di sentire il suono della campanella, si corre via festosi, ci si dimentica di salutare il dirigente, vabbé tanto non se ne accorge! Un bacio ai colleghi, un saluto ai collaboratori e via veloci verso la libertà! Anche noi promossi!
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